La Legge di Stabilità 2016

Novità per i Consulenti a Partita Iva nella Legge di Stabilità 2016
Abbiamo dato conto nella precedente edizione di ApcoInforma n. 5 delle iniziative condotte da CoLAP  assieme ad APCo e ad altre Associazioni professionali nello scorso 23 luglio.
Ebbene, qualche risultato iniziano a produrlo.
Gli annunci del Governo sulla proposta di Legge di Stabilità 2016 recepiscono alcune delle indicazioni che hanno caratterizzato la nostra azione.
Di seguito riportiamo alcune  informazioni attinte da varie fonti. Fra queste  PMI.it  http://goo.gl/ta0ENL
Dal nuovo Regime dei Minimi, ai congedi parentali, alle norme sulle collaborazioni, ecco lo Statuto dei lavoratori autonomi in Legge di Stabilità 2016: norme e reazioni.

Lo statuto dei lavoratori autonomi 120x49

Secondo la definizione del Governo, la Legge di Stabilità 2016 contiene uno “Statuto dei lavoratori autonomi”: si tratta di un corposo capitolo della manovra che va dalle modifiche al Regime dei Minimi, alla possibilità per i professionisti di dedurre spese per la formazione fino a 10mila euro annui, all’ampliamento della maternità ai congedi parentali per le lavoratrici a partita IVA.
In manovra ci sono altre misure per piccole imprese e partite IVA, alcune delle quali vengono inserite in uno specifico disegno di legge collegato sul lavoro autonomo.
C’è un’agevolazione fiscale per le società di persone, con la franchigia di deduzione IRAP che si alza a 13mila euro (da 10500).
Per i professionisti, un’agevolazione fiscale sulle spese di formazione, interamente deducibili dal reddito fino a 10mila euro annui (contro il 50% delle spese applicato attualmente).
Una misura importante riguarda le controversie: con l’eccezione dei piccoli imprenditori artigiani e dei commercianti iscritti alla Camera di commercio, alle cause che riguardano lavoratori autonomi si applica il rito del lavoro, modificando l’attuale impostazione dell’articolo 409 del Codice di procedura civile in base al quale il rito speciale si applica solo ai rapporti di lavoro subordinato, ai rapporti di agenzia ed alle altre forme di lavoro parasubordinato.

Maternità e congedo parentale

Maternità e congedo parentale 120x74

Ampliate poi le possibilità di maternità e congedo parentale per lavoratrici e lavoratori autonomi: dal 2016 congedo parentale per sei mesi, entro i primi tre anni di vita del figlio, con trattamento economico uguale a quello del congedo parentali riservato ai lavoratori dipendenti. L’indennità di maternità viene riconosciuta alle autonome indipendentemente dalla effettiva astensione dall’attività.

Il “Regime dei minimi”

nuovo regime dei minimi 120x80

Viene modificata la riforma iniziata con la manovra dell’anno scorso, con il premier che ammette il “pasticcio” della riforma 2015, annunciando le nuove regole. Il nuovo Regime dei Minimi con aliquota al 15%prenderà definitivamente il posto del vecchio sistema con aliquota al 5% (che termina a fine 2015), ma cambiano tutti i massimali per le varie categorie di partite IVA.

Resta il meccanismo di fondo, per cui accedono al Regime dei Minimi coloro che fatturano meno di una determinata soglia, senza più vincoli di tempo. Si può applicare l’aliquota forfettaria fino a quando si mantengono i requisiti di reddito

Per il calcolo dell’imponibile, si applicano ai ricavi coefficienti diversi per ogni categoria. Vediamo come cambiano i tetti di reddito: 15mila euro in più all’anno per i liberi professionisti, 10mila euro in più all’anno per tutte le altre partite IVA. Ecco in tabella i nuovi requisiti di reddito per l’accesso al Regime dei Minimi, e i coefficienti (invariati) per il calcolo dell’imponibile a cui applicare il 15% di imposta.

·         professionisti: ricavi a 30mila euro (il precedente tetto era a 15mila euro). Coefficiente 78%;
·         artigiani e imprese (non alimentari):  ricavi 30mila euro (da 20mila), coefficiente 67%;
·         commercianti (ingrosso e dettaglio): ricavi 50mila euro (da 40mila), coefficiente 40%;
·         ambulanti di alimentari e bevande: ricavi 40mila euro (da 30mila), coefficiente 40%;
·         ambulante di altri prodotti: ricavi 30mila euro (da 20mila), coefficiente 54%;
·         alberghi e Ristoranti: ricavi 50mila euro (da 40mila), coefficiente 40%.

Non si escludono condizioni più favorevoli per le nuove partite IVA, con aliquota al 5% per i primi tre anni. Ci sono altre due novità rilevanti sul nuovo Regimee dei Minimi. La prima, è consentito anche ai lavoratori dipendenti e pensionati che hanno anche un’attività in proprio, se l’assegno previdenziale o lo stipendio sono inferiori a 30mila euro l’anno. La seconda riguarda invece le start-up, per le quali c’è un regime agevolato al 5% (dal precedente 10%).