Statuto 2016

Indice
Articolo 1. Denominazione - Sede - Durata
Articolo 2. Scopi dell’Associazione
Articolo 3. Consulenza di Management
Articolo 4. Associati e Aderenti 

Articolo 5. Organi dell'Associazione
Articolo 6.  Assemblea dei Soci
Articolo 7. Consiglio Direttivo
Articolo 8. Presidente
Articolo 9. Vicepresidenti
Articolo 10. Tesoriere
Articolo 11. Collegio dei Revisori dei Conti
  Articolo 12. Collegio dei Garanti
Articolo 13. Commissione Soci
Articolo 14. Commissione Formazione
Articolo 15. Iniziative e attività istituzionali
Articolo 16. Comunità di Pratica
Articolo 17. Patrimonio ed Entrate
Articolo 18. Rendiconto
Articolo 19. Clausola Arbitrale
Articolo 20. Scioglimento
Articolo 21. Disposizione Finale

   


Articolo 1. Denominazione - Sede - Durata 
È costituita con sede in Milano in Corso Venezia, 49 e con durata illimitata, l'ASSOCIAZIONE PROFESSIONALE ITALIANA DEI CONSULENTI DI MANAGEMENT, in sigla e nel prosieguo indicata come “APCO”.
APCO è associata all’International Council of Management Consulting Institutes (ICMCI), ne condivide i criteri di qualificazione professionale ed i principi etici, partecipa attivamente alle sue attività in condizioni di parità con gli altri Associati in proporzione al numero dei propri Soci.
Apco associa i Professionisti operanti nella consulenza di management nelle diverse forme societarie, compresi quelli la cui attività è disciplinata dalla Legge 4/2013 e sue eventuali successive modifiche.
L'Associazione non ha scopi di lucro. È comunque prevista un’attività commerciale non prevalente.
L’associazione inoltre, su delibera del Consiglio direttivo, può istituire sedi secondarie, sedi periferiche, delegazioni territoriali a dimensione regionale o pluriregionale, rappresentanze.
L’Associazione è disciplinata dal presente statuto e dagli eventuali regolamenti che, approvati secondo le norme statutarie, si rendessero necessari per meglio regolamentare specifici rapporti associativi o attività.

Articolo 2. Scopi dell’Associazione 
Scopi dell'Associazione sono: 
·   rappresentare e valorizzare la comunità professionale dei Consulenti di management che esercitino in proprio o presso società o studi di consulenza l'attività professionale di cui all’art. 3;
·   promuovere la crescita professionale dei suoi Associati attraverso azioni e/o programmi formativi diversificati e sistematici nonché l'erogazione di altri opportuni servizi anche ai sensi della Legge 4/2013;
·   mantenere rapporti di partecipazione, scambio e collaborazione con l’International Council of Management Consulting Institutes (ICMCI) ed eventuali altri Enti internazionali similari;
·   valutare i requisiti di chi intenda ottenere le attestazioni che Apco è abilitata a rilasciare a norma della Legge n. 4/2013 ed il DLgs n. 13/2013, secondo i criteri normati rispettivamente nel Regolamento della Commissione Soci e nel Regolamento di creazione e gestione delle Comunità di Pratica;
·   definire l’obbligo per gli Associati di procedere all’aggiornamento permanente, nonché di prevedere idonei strumenti di verifica che ne accertino l’effettivo adempimento;
·   effettuare con cadenza periodica la verifica dei requisiti in possesso dei singoli Associati finalizzata a mantenere lo status stesso di Associato;
·   promuovere studi, ricerche, convegni, seminari;
·   pubblicare libri, periodici e bollettini (con esclusione di giornali quotidiani);
·   definire, presidiare e diffondere standard qualitativi e comportamentali per la professione promuovendo comportamenti coerenti con il Codice di Etica di APCO e vigilare sull’osservanza dello stesso;
·   sviluppare e mantenere rapporti con altre Associazioni/Organizzazioni italiane ed estere finalizzati anche all’erogazione di servizi agli Associati di entrambe.

Articolo 3. Consulenza di Management
In relazione al presente Statuto, la Consulenza di Management (nel passato indicata come Consulenza di Direzione ed Organizzazione) è un'attività professionale ispirata ad indipendenza di giudizio, esercitata in forma individuale, in forma associata o societaria, o nella forma di lavor dipendente, destinata a Imprese, Organizzazioni, Enti (cioè soggetti collettivi).
L'attività esige competenza professionale e specialistica, nonché rispetto di valori e di regole di comportamento (etica); si esplica mediante prestazioni professionali quali consigli e pareri, piani, progetti, interventi formativi e assistenza, finalizzate al raggiungimento degli obiettivi dell’organizzazione committente.
La competenza professionale e specialistica è intesa, anche ai sensi della Legge 4/2013 e sue eventuali successive modifiche, come:
·   competenza qualificata e riconosciuta quale insieme di apparati teorici di riferimento, acquisiti attraverso un processo di apprendimento prolungato e sistematico;
·   capacità progettuali e pluralità di esperienze validate attraverso la pratica organizzativa;
·   capacità realizzative e distintive.
Le aree tematiche in cui la consulenza di management si esercita sono inerenti a:
·   il comportamento dell'organizzazione nell'interazione con l’ambiente, il territorio, l’economia;
·   l'individuazione, il reperimento e l’utilizzo delle risorse umane, tecniche, tecnologiche, finanziarie;
·   l'organizzazione intesa come struttura/processi, la produzione dei risultati in termini di prodotti/servizi e in generale il funzionamento e la gestione delle attività in ottica di efficienza, efficacia, qualità;
·   la gestione del cambiamento, lo sviluppo del business, dell'organizzazione, delle persone.
Le aree applicative nelle quali la consulenza di management viene esercitata sono inerenti a specifici contesti di attività nei quali sono richieste particolari competenze specialistiche connotanti l’applicazione trasversale di competenze funzionali (Comunità di Pratica).

Articolo 4. Associati e Aderenti
APCO ammette quattro modalità di adesione e precisamente:
1.   Soci Qualificati APCO e, fra questi, i Soci Qualificati APCO- CMC®;
2.   Emeriti CMC®;
3.   Onorari;
4.   Aderenti.
Per tutte le modalità di adesione il Regolamento della Commissione Soci stabilisce:
-    i requisiti e le modalità di ammissione;
-    le regole di permanenza in Associazione;
-    i motivi e le modalità di cessazione.
Condizione essenziale per aderire ad APCO è l’accettazione incondizionata dello Statuto, dei Regolamenti e del Codice di Etica dell’Associazione.
Non è ammessa la figura dell'associato temporaneo e la quota associativa è intrasmissibile, non è rivalutabile e non è rimborsabile.

4.1. Soci Qualificati APCO e Soci Qualificati  APCO-CMC
Possono essere ammesse a far parte dell'Associazione con la qualifica di SOCIO QUALIFICATO APCO e di SOCIO QUALIFICATO APCO – CMC® (Certified Management Consultant) le persone fisiche che, attraverso il processo di accertamento delle competenze definito nel Regolamento della Commissione Soci e, per quanto riguarda il SOCIO QUALIFICATO CMC®, secondo lo schema di ICMCI:
·   abbiano i requisiti di base richiesti;
·   comprovino, attraverso evidenze oggettive, il proprio stato di Consulente di
·   management e l’attenersi, nell'esercizio della professione, agli standard
·   qualitativi richiesti da Apco;
·   dimostrino di perseguire un permanente aggiornamento professionale;
·   siano in possesso di laurea o percorso formativo altrettanto qualificante.
L’Associato che abbia conseguito la qualificazione CMC® può presentarsi pubblicamente, affiancando alla dicitura SOCIO QUALIFICATO APCO la qualifica di CMC® - Certified Management Consultant.
Gli Associati QUALIFICATO APCO e QUALIFICATO APCO CMC® sono titolari del diritto di voto nelle Assemblee e possono accedere a tutte le cariche sociali.
La qualità di Socio QUALIFICATO APCO e QUALIFICATO APCO CMC® si perde per: abbandono dell’attività professionale descritta; non disponibilità o mancato superamento della verifica periodica secondo le frequenze e le modalità definite nel Regolamento della Commissione Soci; dimissioni; morosità; indegnità.
Le modalità di uso delle qualifiche da parte del Socio QUALIFICATO APCO e del Socio QUALIFICATO APCO-CMC® sono definite nel Regolamento dell’Uso del Marchio e Loghi Apco.

4.2. Emeriti CMC
Può essere accettato quale CMC® Emerito l’Associato Apco che presenti apposita domanda al Consiglio e risponda ai seguenti requisiti:
-    sia un CMC® in regolarmente iscritto;
-    sia stato Socio Qualificato Apco CMC® per almeno 10 anni;
-    eserciti l’attività di consulenza retribuita per meno del 25% del tempo, escluso il lavoro volontario;
-    abbia più di 65 anni di età.
L’Emerito CMC®:
-    può partecipare attivamente alla vita dell’associazione anche quale membro delle Commissioni o Comitati espressi dal Consiglio Direttivo;
-    può partecipare all’elettorato attivo per l’elezione delle cariche sociali in assemblea;
-    non è tenuto al rinnovo triennale dell’attestazione CMC®;
-    è tenuto al pagamento della quota associativa annuale solo nella misura del 50% del suo importo ordinario;
-    può rientrare nel ruolo di Socio CMC® attraverso la procedura di rinnovo triennale dell’attestazione se in possesso dei requisiti richiesti dalla stessa.

4.3. Onorari
Possono inoltre aderire come ONORARI, personalità altamente rappresentative del mondo della consulenza in Italia.
La qualifica di Onorario è a vita, fatta salva la facoltà dell’interessato di dimettersi. Il numero degli Onorari presenti nell’Associazione non può superare il massimo di dieci.
Gli Onorari non hanno diritto di voto e non possono accedere alle cariche sociali.
 
4.4. Aderenti 
Gli ADERENTI sono le persone fisiche che, pur non possedendo i requisiti richiesti per accedere alle diverse categorie dei Soci Apco, svolgono un’attività avente connessione con la consulenza di management e dimostrano interesse alla professione del consulente di management.
Gli Aderenti non hanno diritto di voto e non possono accedere alle cariche sociali.
 
4.5. Uso di marchio e loghi APCO
L’uso del marchio e dei loghi di APCO da parte degli Associati è rigorosamente disciplinato dal Consiglio Direttivo a tutela dell’immagine di Apco e in applicazione delle Legge 4/2013.

4.6. Dimissioni
Il vincolo associativo può cessare da parte dell’Associato ad Apco (Aderenti inclusi) per volontà espressa tramite comunicazione ufficiale scritta (email ordinaria, PEC, Raccomandata RR o equivalenti). Le dimissioni da Apco comportano la decadenza da ogni incarico, elettivo o meno, all’interno dell’Associazione o per conto di questa in qualsiasi altro Organismo esterno.
 
Articolo 5. Organi dell'Associazione 
Sono organi centrali dell'Associazione:
-    l’Assemblea dei Soci;
-    il Consiglio Direttivo;
-    il Presidente;
-    i Vicepresidenti;
-    il Tesoriere;
-    il Collegio dei Revisori dei Conti;
-    il Comitato dei Garanti;
-    la Commissione Soci;
-    la Commissione Formazione
Sono organi periferici dell’Associazione:
-    l’Assemblea di Delegazione;
-    il Consiglio di Delegazione;
-    il Coordinatore di Delegazione.
Tutti gli Organi dell’Associazione, Assemblee escluse, hanno durata triennale.
I componenti del Collegio dei Revisori, del Comitato dei Garanti e della Commissione Soci non possono fare parte contemporaneamente del Consiglio Direttivo.
Gli organi periferici, la cui attività si realizza nel rispetto del Regolamento per l’istituzione ed il funzionamento di Delegazioni Territoriali, devono adeguare la loro scadenza a quella degli organi centrali.
Gli Associati non possono fare parte del medesimo organo per più di due mandate completi consecutivi. Le modalità di elezione o di nomina alle cariche sociali sono specificate nei Regolamenti.

Articolo 6.  Assemblea dei Soci
L'Assemblea dei Soci è costituita da tutti i Soci Qualificati APCO e Qualificati APCO-CMC® in regola con il versamento dei contributi associativi entro i termini stabiliti. Si riunisce almeno una volta all'anno, in seduta ordinaria, per l'approvazione del bilancio preventivo e consuntivo e, in seduta straordinaria, tutte le volte che lo richiedano: il Presidente o la maggioranza del Consiglio Direttivo ovvero almeno un decimo dei Soci Qualificati.
L’Assemblea viene convocata dal Presidente o, in sua assenza, dal Vice Presidente Vicario o, in mancanza di questo, dal Vice Presidente con maggiore anzianità in Associazione, per posta elettronica, semplice o PEC, ovvero con lettera raccomandata da spedirsi almeno 20 giorni prima della data fissata per la riunione.
Qualora sussistano elementi di contrasto fra Presidente e Consiglio circa la convocazione dell’assemblea straordinaria, il Presidente, pur mantenendo la propria libertà d’azione, si consulterà preventivamente con il Comitato dei Garanti.
L’Assemblea, sia in seduta ordinaria che straordinaria, è validamente costituita, in prima convocazione, quando sono presenti tanti Associati che dispongono, in proprio o per delega, ove ammessa, della metà più uno degli aventi diritto al voto.
L’Assemblea, sia in seduta ordinaria che straordinaria, in seconda convocazione è valida con la presenza di almeno il 10% degli associati aventi diritto di voto.
Nelle deliberazioni di approvazione del bilancio e in quelle che riguardano la loro responsabilità i membri del Consiglio non hanno voto.
Per le variazioni dello Statuto è richiesta la maggioranza dei due terzi dei presenti, votanti in proprio o per delega.
Gli Onorari e gli Aderenti possono presenziare all’Assemblea senza diritto di voto.
L’Assemblea è presieduta da uno dei Soci Qualificati APCO ovvero dei Soci Qualificati APCO-CMC® presenti, Presidente incluso, nominato dall’Assemblea stessa.
Delle riunioni dell'Assemblea si redige processo verbale firmato dal Presidente dell'Assemblea e dal Segretario nominato dal Presidente. Il verbale viene messo a disposizione di tutti gli Associati.
L' assemblea può svolgersi con interventi dislocati in più luoghi, contigui o distanti, audio/video collegati, a condizione che siano rispettati il metodo collegiale e I principi di buona fede e di parità di trattamento degli associati, ed in particolare a condizione che:
(a) sia consentito al presidente dell'assemblea, anche a mezzo del proprio ufficio di presidenza, di accertare l'identità e la legittimazione degli intervenuti, regolare lo svolgimento dell'adunanza, constatare e percepire adeguatamente gli eventi assembleari oggetto di verbalizzazione;
(b) sia consentito al soggetto verbalizzante di percepire adeguatamente gli eventi assembleari oggetto di verbalizzazione;
(c) sia consentito agli intervenuti di partecipare alla discussione e alla votazione simultanea sugli argomenti all'ordine del giorno nonchè di visionare, ricevere o trasmettere documenti;
L’Assemblea:
a.     elegge il Presidente dell’Associazione;
b.     elegge il Consiglio Direttivo;
c.     elegge i Membri del Comitato dei Garanti, i Revisori dei Conti ed i Presidenti dei due Organi associativi;
d.     approva il programma triennale proposto dal Presidente;
e.     approva i piani operativi pluriennali ed annuali proposti dal Consiglio Direttivo;
f.      approva, su proposta del Consiglio Direttivo, i bilanci preventivo e consuntivo;
g.     delibera i rapporti di confluenza in APCO di altre Associazioni;
h.     approva eventuali modifiche allo Statuto;
i.      approva e modifica il Codice di Etica dell’Associazione;
j.      delibera la fusione di APCO in altre Associazioni o lo scioglimento dell’Associazione;
k.     discute e delibera relativamente ad ogni altro argomento posto all’ordine del giorno.
Ogni Associato votante, presente di persona all’Assemblea, può rappresentare, con delega scritta, non più di due altri Associati aventi diritto di voto. E’ prevista la possibilità di introdurre forme di voto informatico a distanza, le cui modalità sono definite nel Regolamento di Attuazione e Partecipazione.

Articolo 7. Consiglio Direttivo 
Il Consiglio Direttivo assicura il conseguimento degli scopi dell'Associazione, la messa in atto delle delibere dell’Assemblea ed è investito dei più ampi poteri per la gestione ordinaria e straordinaria dell'Associazione.
Il Consiglio Direttivo è composto da un numero pari di consiglieri, variabile fra 6 e 14, eletti dall’Assemblea fra i Soci Qualificati APCO e Qualificati APCO-CMC® e dal Presidente.
L’Assemblea precedente a quella in cui si voterà decide, su proposta motivata del Consiglio Direttivo, il numero dei Consiglieri da eleggere.
Fa inoltre parte di diritto del Consiglio Direttivo, per la durata di un anno, senza diritto di voto, l'ultimo Presidente dell'Associazione, se non rieletto.
Il Consiglio Direttivo si riunisce almeno sei volte nell’anno solare, con almeno una riunione ogni trimestre, su richiesta del Presidente o di almeno un terzo dei Consiglieri.
Il Consiglio Direttivo è presieduto dal Presidente dell’Associazione e, in sua assenza, rispettivamente da:
-    il Vicepresidente Vicario;
-    il Vicepresidente con maggiore anzianità in Associazione;
-    il Consigliere con maggiore anzianità in Associazione.
Il Consiglio Direttivo:
a.     istituisce la Commissione Soci e la Commissione Formazione e ne nomina i rispettivi Coordinatori;
b.     delibera l’accettazione degli Associati e la qualifica degli stessi, sulla base della proposta formulata dalla Commissione Soci;
c.     delibera la decadenza del Consigliere che non partecipi per almeno due volte consecutive al Consiglio Direttivo e non ne dia giustificazione per gravi motivi, delibera altresì la sua sostituzione con il primo dei non eletti nella stessa sessione elettorale o, in mancanza, con il primo dei non eletti nella sessione più recente;
d.     emana, modifica e annulla i Regolamenti dell’Associazione;
e.     designa o revoca i delegati dell'Associazione presso organismi esterni;
f.      nomina il Tesoriere;
g.     procede all'assunzione di eventuali Dipendenti, determinandone l’inquadramento e la retribuzione;
h.     delibera la costituzione, la modifica e la soppressione di Delegazioni Territoriali e ne nomina i relativi Coordinatori verificandone semestralmente le attività;
i.      approva la proposta di bilancio preventivo e consuntivo da sottoporre alla approvazione dell’Assemblea Generale;
j.      determina, su proposta del Presidente, le quote dei contributi associativi ed i termini entro i quali devono essere versate, pena la decadenza da Associato a norma della Legge n. 4/2013 e sue eventuali successive modifiche;
k.     delibera, su proposta del Presidente, la partecipazione a Bandi e Finanziamenti pubblici e a raccolta fondi per pubblica sottoscrizione;
l.      approva, su proposta del Presidente, la costituzione di Gruppi di Progetto, e qualsiasi altra iniziativa istituzionale, nominandone il Responsabile, nonché il loro cambiamento o scioglimento;
m.   approva, su proposta del Presidente, la costituzione delle Comunità di Pratica, nominandone il Responsabile, nonché la sostituzione dello stesso o lo scioglimento motivato della Comunità di Pratica
n.     discute e delibera relativamente ad ogni altro argomento posto all’ordine del giorno, se non di competenza dell’Assemblea.
Le riunioni del Consiglio Direttivo sono valide con la presenza della maggioranza dei componenti del Consiglio, presenti o collegati online. Le deliberazioni vengono prese a maggioranza dei presenti, senza tenere conto degli astenuti.
Le modalità di convocazione e svolgimento del Consiglio Direttivo sono specificate dal Regolamento di Attuazione e Partecipazione.
 
Articolo 8. Presidente
Il Presidente è eletto dall'Assemblea ogni tre anni fra i Soci Qualificati-APCO e Qualificati APCO- CMC®.
Egli ha la rappresentanza dell'Associazione nei confronti dei terzi ed in giudizio ed ha cura dell'esecuzione dei deliberati dell'Assemblea e del Consiglio Direttivo.
È compito del Presidente provvedere alla registrazione pubblica dello Statuto che presenti modifiche, entro tre mesi dall'approvazione delle stesse.
Il Presidente:
a.     convoca l’Assemblea;
b.     convoca e presiede il Consiglio Direttivo;
c.     nomina i Vicepresidenti;
d.     propone la costituzione di Gruppi di Progetto, delle Comunità di Pratica e di qualsiasi altra iniziativa istituzionale;
e.     indirizza e controlla la gestione economica dell’Associazione affidata al Tesoriere;
f.      propone le quote associative;
g.     formalizza l’ammissione di nuovi Soci o il cambiamento di qualifica di quelli in Associazione;
h.     comunica le decisioni assunte dal Comitato dei Garanti.
In caso di dimissioni, decesso, decadenza, impedimento permanente del Presidente, ne fa le veci il Vice Presidente Vicario fino al termine del mandato.
 
Articolo 9. Vicepresidenti 
I Vicepresidenti vengono nominati dal Presidente fra i componenti del Consiglio Direttivo, in numero non superiore ad un terzo dei Consiglieri, uno dei quali deve avere la qualifica di Vicepresidente Vicario.
Ai Vicepresidenti il Presidente affida incarichi particolari, con particolare riferimento alle iniziative istituzionali.
I Vicepresidenti fanno le veci del Presidente, in questo ordine:
-    il Vicepresidente Vicario;
-    il Vicepresidente con maggiore anzianità in Associazione.
 
Articolo 10. Tesoriere
E' un Socio Qualificato APCO ovvero Socio Qualificato APCO-CMC, nominato dal Consiglio Direttivo con il compito di sovrintendere alla gestione economica e finanziaria dell'Associazione, in conformità alle deliberazioni dell'Assemblea e del Consiglio Direttivo.

Qualora già non faccia parte del Consiglio Direttivo, partecipa alle sedute del medesimo ogni qual volta siano all’ordine del giorno argomenti che coinvolgono la sua attività.
 
La revisione dei conti dell'Associazione è curata dal Collegio dei Revisori dei Conti, composto da un Presidente, da due membri effettivi e da un supplente, tutti eletti dall'Assemblea tra i Soci Qualificati APCO ovvero Qualificati APCO-CMC® con qualifiche idonee allo scopo e al di fuori dei componenti del Consiglio Direttivo.
Il Collegio verifica periodicamente la regolarità formale e sostanziale della contabilità, la corretta rilevazione dei fatti di gestione nelle scritture contabili, accerta la consistenza di cassa e l’esistenza dei valori e dei titoli di proprietà dell’associazione, redige apposita relazione da allegare al bilancio consuntivo.
 
Il Comitato dei Garanti è l’organo collegiale di orientamento e di controllo dell’agire professionale degli associati APCO e contribuisce a tutelare l’immagine della consulenza di management e la reputazione dell’Associazione.
E’ composto da un Presidente, da due membri effettivi e da un supplente, eletti dall’Assemblea dei Soci tra i Soci Qualificati APCO e i Soci Qualificati APCOCMC® al di fuori dei componenti del Consiglio Direttivo e con esperienza, prestigio ed autorevolezza idonee al ruolo e alle responsabilità.
Il Comitato dei Garanti resta in carica per tre anni e i suoi componenti non sono rieleggibili per piu' di una volta consecutivamente.
Il Comitato dei Garanti:
·   promuove tra i soci l’attenzione all’etica dei comportamenti professionali e coopera, a questo fine, con gli altri organi dell’Associazione,
·   vigila sul rispetto del Codice di Etica e avvia, su segnalazione del Consiglio Direttivo o di altri colleghi o di soggetti terzi o quando comunque abbia notizia di comportamenti potenzialmente non corretti, la fase istruttoria per verificare la sussistenza di eventuali violazioni messe in atto da soci,
·   in caso di valutazione accertata di comportamenti lesivi del Codice di Etica, eroga le sanzioni previste e ne dà comunicazione al Presidente dell’Associazione che provvede alla loro attuazione,
·   interviene, su richiesta e on l'esclusione di qualsiasi altra giurisdizione, in caso di controversie che insorgano tra soci o tra l’Associazione e un socio e, qualora non rilevi la sussistenza di comportamenti lesivi, si adopera per un’amichevole composizione delle vertenza. In ogni caso giudica senza alcuna vincolo e con lodo formulato anche in via di equità, che gli Associati e la stessa Associazione si impegnano ad accettare senza riserve, con rinuncia espressa ad ogni impugnazione
·   monitora il regolare funzionamento dell’Associazione e dei suoi organi e, su richiesta del Presidente, esprime pareri sulla corretta interpretazione delle regole associative.
Le modalità operative del processo sanzionatorio sono descritte nel Regolamento di Attuazione e Partecipazione.
 
Articolo 13. Commissione Soci
La Commissione Soci è composta da un numero di Soci Qualificati Apco-CMC® non inferiore a tre e non superiore a 10, nominati dal Consiglio Direttivo che ne designa anche il Coordinatore.
Possono farne parte i Soci Qualificati APCO-CMC® che ne facciano richiesta al Presidente, esclusi   membri del Consiglio Direttivo.
Compiti della Commissione sono:
·   l’esame preventivo per l’ammissione di un nuovo socio da parte del Consiglio Direttivo;
·   la gestione del cambiamento di qualifica dei Soci, compresa la qualificazione CMC;
·   l’approvazione formale per l’entrata in Associazione degli Aderenti. Relativamente a queste attività la Commissione avanza proposte al Consiglio Direttivo per le decisioni in proposito.
La Commissione opera nel rispetto del Regolamento della Commissione Soci, che stabilisce:
-    i requisiti e le modalità di ammissione;
-    le regole di permanenza in Associazione;
-    i motivi e le modalità di cessazione.
La Commissione Soci può venire integrata con esponenti esterni in rappresentanza degli stakeholder. Le condizioni dell’inserimento degli esponenti esterni sono definite dal Consiglio nell’ambito del Regolamento della Commissione Soci.
Il Coordinatore della Commissione, partecipa alla sedute del Consiglio Direttivo ogni qual volta siano all’ordine del giorno argomenti che coinvolgono l’attività della Commissione.

La Commissione Formazione è composta da un numero di soci Qualificati APCO e Qualificati APCO-CMC® non inferiore a quattro e non superiore a otto (incluso il Coordinatore), nominati dal Consiglio Direttivo, che ne designa anche il Coordinatore.
La Commissione opera in coerenza all’articolo 5 comma 2 lettera D della Legge 4/2013.
Tale Commissione è dedicata alla formazione permanente principalmente degli Associati e più in generale di chi esercita la professione di consulente di management. Ha funzioni consultive e di proposta per l’organizzazione delle aree di indirizzo inerenti la formazione e realizza il collegamento organico fra l’Associazione e gli Associati per l’aggiornamento professionale e l’allineamento delle competenze manageriali. Esprime altresì pareri su argomenti e progetti formativi sottoposti dal Presidente, dai membri del Consiglio Direttivo, dale Delegazioni Territoriali e dalla Commissione Soci. Ha anche cura di individuare tutte le forme di finanziamento offerte dalle Regioni, Stato ,U.E. e di indirizzare l’avvio dei relativi progetti formativi.
Obiettivi della Commissione Formazione sono quindi:
·   la progettazione;
·   la pianificazione;
·   il coordinamento;
·   lo sviluppo e il monitoraggio dell’attività formativa, sia nella sua complessività, sia con riferimento ai singoli corsi ed ai singoli soci. Deve garantire che le iniziative formative promosse suscitino interesse negli Associati e nel mercato, ampliando quindi la base associativa e ponendo attenzione anche agli aspetti economici di tale attività.
La Commissione propone al Consiglio Direttivo i nominativi degli esperti cui affidare la responsabilità del singolo programma ovvero del singolo evento formativo definito.
Di concerto con la Tesoreria, imposta il budget annuale delle attività formative e ne monitora l’andamento, riferendone poi al Consiglio Direttivo, Il Coordinatore della Commissione, qualora non ne sia già Componente, partecipa alla sedute del Consiglio Direttivo ogni qual volta siano all’ordine del giorno argomenti che coinvolgono l’attività della Commissione.
Alla Commissione formazione compete la valutazione e la proposta al Consiglio dell’accreditamento delle attività formative altrui, contestualmente alla valutazione dei crediti da attribuire loro. La Commissione formazione ha il compito proporre al Consiglio l’attribuzione dei crediti anche per le attività formative e associative di Apco.
In carenza di possibilità di esame da parte della Commissione formazione, spetta al Coordinatore della Commissione formazione, d’intesa con il Presidente, la proposta di attribuzione dei crediti formativi da sottoporre poi a ratifica del Consiglio.
 
Articolo 15. Iniziative e attività istituzionali
Il perseguimento dei fini istituzionali generali e politici dell’Associazione è concretamente attuato attraverso iniziative e attività poste in essere dagli Organi Associativi Centrali e dalle Delegazioni Territoriali, sedi periferiche, filiali e rappresentanze nell’ambito delle direttive del Consiglio Direttivo.
Il Consiglio Direttivo può decidere di delegare a singoli Associati, anche al di fuori del Consiglio stesso, il coordinamento di iniziative e/o attività per specifici temi e/o aree di attività istituzionali permanenti, anche considerate strategiche.
Accanto alle iniziative/attività strutturali e permanenti di cui sopra, possono essere promosse e avviate attività con caratteristiche di progetto, con obiettivi e durata prefissati.
Tutte le attività istituzionali esercitate dagli Associati non sono remunerate, fatti salvi eventuali rimborsi spese autorizzati dal Consiglio Direttivo.
Il Presidente ed il Tesoriere hanno diritto ad uno specifico compenso definite annualmente dal Consiglio Direttivo nella fase di redazione del bilancio preventivo.

In linea con quanto previsto dall’art. 3, sono istituite le Comunità di Pratica. Esse sono unità organizzative inerenti specifici contesti di attività nei quali siano richieste particolari competenze specialistiche connotanti l’applicazione trasversale di competenze funzionali a quei contesti. Esse sono normati nell’apposito Regolamento per la creazione e la gestione delle Comunità di Pratica.
I Coordinatori delle Comunità di Pratica possono partecipare alle riunioni del Consiglio Direttivo, su invito del Presidente, senza diritto di voto.
 
Articolo 17. Patrimonio ed Entrate 
Il patrimonio dell’Associazione è costituito da:
·   da fondi costituiti con avanzi finanziari dell'esercizio precedente;
·   da erogazioni, donazioni, lasciti di Associati e di terzi;
·   dai beni mobili e immobili che diverranno di proprietà dell’associazione;
·   contributi straordinari dei soci.
L’Associazione nello svolgimento della propria attività opera per mezzo delle seguenti entrate:
·   dalle quote sociali;
·   da prestazioni di servizi convenzionati;
·   da proventi delle cessioni di beni o prestazione di servizi agli associati e a terzi, anche attraverso lo svolgimento di attività economiche di natura commerciale svolte in maniera ausiliaria e sussidiaria e comunque finalizzate al raggiungimento degli obiettivi istituzionali;
·   da entrate ottenute attraverso la partecipazioni a bandi e finanziamenti pubblici;
·   da contributi e finanziamenti di enti pubblici nonché di sponsorizzazioni nazionali e internazionali;
·   da altre entrate compatibili con le finalità sociali compresi fondi raccolti per pubblica sottoscrizione (a titolo esemplificativo il crowdfounding).
Le quote sono annuali ed il loro versamento deve avvenire in via anticipata all'atto della prima iscrizione, quando accettata dal Consiglio Direttivo, e successivamente all'inizio di ogni anno sociale secondo quanto stabilito dal Consiglio Direttivo.
Il Consiglio Direttivo potrà inoltre stabilire quote di ammissione "una tantum" da versarsi all'atto della prima iscrizione e ai fini dell’ammissione all’esame di qualificazione, nonché del rinnovo della stessa.
È facoltà di ogni Socio effettuare erogazioni e versamenti volontari.

Articolo 18. Rendiconto 
L'esercizio finanziario chiude il 31 dicembre di ogni anno.
Verranno predisposti dal Consiglio Direttivo, su proposta del Tesoriere, il rendiconto consuntivo e il preventivo del successivo esercizio che dovranno essere sottoposti all'approvazione dell'Assemblea.
 
Articolo 19. Clausola Arbitrale
Tutte le eventuali controversie, di qualsiasi natura, che potessero insorgere tra gli associati, ovvero tra uno o più associati e l'Associazione, anche in ordine alle disposizioni del Codice di Etica e dei Regolamenti, saranno sottoposte, con l'esclusione di qualsiasi altra giurisdizione, all'esame e al potere decisionale del Comitato dei Garanti.
Il Comitato dei Garanti giudicherà senza alcuna vincolo e con lodo formulato anche in via di equità, che gli Associati e la stessa Associazione si impegnano ad accettare senza riserve, con rinuncia espressa ad ogni impugnazione.
 
Articolo 20. Scioglimento
Per deliberare lo scioglimento dell'associazione e la devoluzione del patrimonio occorrono le maggioranze di Legge. L'assemblea che delibera lo scioglimento dell'associazione nomina uno o più liquidatori, scelto/i anche fra i non associate determinandone i compensi e delibera sulla destinazione del patrimonio che residua dalla liquidazione stessa a favore di altra Associazione con finalità analoghe o a fini di pubblica utilità, sentito l’organo di controllo, ove esista, e salva diversa destinazione prevista dalla legge.
 
Articolo 21. Disposizione Finale
Per tutto quanto non previsto dal presente statuto si fa rinvio alle norme del Codice Civile.
 
Approvato dall’Assemblea il 18 aprile 2016.



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