Voucher per l’Innovation Manager: in dirittura d’arrivo il decreto attuativo
Tra le misure previste dalla Legge di Bilancio 2019, in vigore dal 1° gennaio, c'è il voucher per l’acquisto di consulenze specialistiche da parte delle PMI finalizzate a sostenere i processi di trasformazione tecnologica e digitale e i processi di ammodernamento degli assetti gestionali e organizzativi.
In particolare, la disciplina prevede che le consulenze specialistiche siano rese da “manager dell’innovazione qualificati”, iscritti in un elenco da istituirsi con un apposito decreto del Ministero dello Sviluppo Economico.
Con un decreto del Ministro dello Sviluppo Economico firmato lo scorso 7 maggio 2019, sono state emanate le disposizioni applicative del contributo a fondo perduto previsto dalla norma primaria, tra cui i requisiti necessari per l’iscrizione nel suddetto elenco delle società di consulenza e dei manager qualificati abilitati a fornire i servizi di consulenza e vengono, inoltre, dettati i criteri e le modalità applicative della misura anche in relazione alle procedure per la presentazione della domanda di ammissione e per la successiva erogazione del voucher.
In una nota del MISE del 14 maggio 2019 viene confermato che il decreto attuativo della misura, è in dirittura di arrivo: dopo l'avvenuta firma da parte del Ministro dello Sviluppo economico sopracitata, è al vaglio della Corte dei Conti.
Nel decreto sono considerate ammissibili al contributo le spese sostenute a titolo di compenso per le prestazioni di consulenza specialistica rese da un manager dell’innovazione qualificato, indipendente e inserito temporaneamente, con un contratto di consulenza di durata non inferiore a nove mesi, nella struttura organizzativa dell’impresa o della rete, al fine di indirizzare e supportare i processi di innovazione, trasformazione tecnologica e digitale attraverso l’applicazione di una o più delle seguenti tecnologie abilitanti:
- big data e analisi dei dati;
- cloud, fog e quantum computing;
- cyber security;
- integrazione delle tecnologie della Next Production Revolution (NPR) nei processi aziendali, anche e con particolare riguardo alle produzioni di natura tradizionale;
- simulazione e sistemi cyberfisici;
- prototipazione rapida;
- sistemi di visualizzazione, realtà virtuale (RV) e realtà aumentata (RA);
- robotica avanzata e collaborativa;
- interfaccia uomo-macchina;
- manifattura additiva e stampa tridimensionale;
- internet delle cose e delle macchine;
- integrazione e sviluppo digitale dei processi aziendali;
- programmi di digital marketing, quali processi trasformativi e abilitanti per l’innovazione di tutti i processi di valorizzazione di marchi e segni distintivi (c.d. “branding”) e sviluppo commerciale verso mercati;
- programmi di open innovation.
Sono, inoltre, ammissibili al contributo le spese sostenute a titolo di compenso per le prestazioni di consulenza specialistica rese da un manager dell’innovazione qualificato al fine di indirizzarne e supportarne i processi di ammodernamento degli assetti gestionali e organizzativi, compreso l’accesso ai mercati finanziari e dei capitali, attraverso:
- l’applicazione di nuovi metodi organizzativi nelle pratiche commerciali, nelle strategie di gestione aziendale, nell’organizzazione del luogo di lavoro, a condizione che comportino un significativo processo di innovazione organizzativa dell’impresa;
- l’avvio di percorsi finalizzati alla quotazione su mercati regolamentati o non regolamentati, alla partecipazione al Programma Elite, all’apertura del capitale di rischio a investitori indipendenti specializzati nel private equity o nel venture capital, all’utilizzo dei nuovi strumenti di finanza alternativa e digitale come l’equity crowdfunding, l’invoice financing, l’emissione di minibond.
Il valore del voucher sarebbe il seguente:
- per le micro e piccole imprese, pari al 50% dei costi sostenuti ed entro il limite massimo di 40 mila euro;
- per le medie imprese, pari al 30% dei costi sostenuti ed entro il limite massimo di 25 mila euro;
- per le reti di imprese, pari al 50% dei costi sostenuti ed entro un limite massimo complessivo di 80 mila euro.
Per quanto concerne i manager dell’innovazione qualificati e le società di consulenza ammessi all’elenco del MISE, il decreto rimanda ad un ulteriore decreto del Direttore Generale per gli incentivi alle imprese, da emanarsi entro 30 giorni dalla data di pubblicazione del decreto attuativo illustrato, saranno dettagliati modalità e termini per la presentazione delle domande di iscrizione all’elenco dei manager qualificati e delle società di consulenza abilitati allo svolgimento degli incarichi manageriali oggetto del decreto stesso.
In questo contesto, Apco, l’Associazione Professionale Italiana dei Consulenti di Management, essendo iscritta nell’elenco del MISE per il rilascio dell’attestato di qualità dei servizi professionali resi dai propri soci ai sensi della legge 4/2013 ed avendo istituito una specifica comunità di pratica dedicata alla Trasformazione Digitale e all’Innovation Management, già attiva dal 2017 nell’ambito delle tematiche della digitalizzazione dei processi aziendali, mantiene all’interno del Registro di Consulenti di Management qualificati l’elenco dei degli Esperti in Trasformazione Digitale e Innovation Management secondo le prerogative del proprio statuto e del regolamento vigente sulle Comunità di Pratica Apco.
Per i Soci di Apco che ne posseggono i requisiti, si tratta di un’opportunità professionale di grande rilevanza e utilità sociale in quanto rappresenta una modalità per introdurre competenze qualificate nelle PMI italiane che, tradizionalmente, non dispongono di risorse interne specializzate nei processi di innovazione e di trasformazione tecnologica e digitale, indispensabili oggi per garantire la tenuta della filiera produttiva italiana.
Per maggiori informazioni sulle modalità per accedere all’elenco degli Esperti in Trasformazione Digitale e Innovation Management di Apco, scrivere a presidente@apcoitalia.it, mentre per maggiori informazioni sull’attuazione del decreto si dovrà attendere la sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
In particolare, la disciplina prevede che le consulenze specialistiche siano rese da “manager dell’innovazione qualificati”, iscritti in un elenco da istituirsi con un apposito decreto del Ministero dello Sviluppo Economico.
Con un decreto del Ministro dello Sviluppo Economico firmato lo scorso 7 maggio 2019, sono state emanate le disposizioni applicative del contributo a fondo perduto previsto dalla norma primaria, tra cui i requisiti necessari per l’iscrizione nel suddetto elenco delle società di consulenza e dei manager qualificati abilitati a fornire i servizi di consulenza e vengono, inoltre, dettati i criteri e le modalità applicative della misura anche in relazione alle procedure per la presentazione della domanda di ammissione e per la successiva erogazione del voucher.
In una nota del MISE del 14 maggio 2019 viene confermato che il decreto attuativo della misura, è in dirittura di arrivo: dopo l'avvenuta firma da parte del Ministro dello Sviluppo economico sopracitata, è al vaglio della Corte dei Conti.
Nel decreto sono considerate ammissibili al contributo le spese sostenute a titolo di compenso per le prestazioni di consulenza specialistica rese da un manager dell’innovazione qualificato, indipendente e inserito temporaneamente, con un contratto di consulenza di durata non inferiore a nove mesi, nella struttura organizzativa dell’impresa o della rete, al fine di indirizzare e supportare i processi di innovazione, trasformazione tecnologica e digitale attraverso l’applicazione di una o più delle seguenti tecnologie abilitanti:
- big data e analisi dei dati;
- cloud, fog e quantum computing;
- cyber security;
- integrazione delle tecnologie della Next Production Revolution (NPR) nei processi aziendali, anche e con particolare riguardo alle produzioni di natura tradizionale;
- simulazione e sistemi cyberfisici;
- prototipazione rapida;
- sistemi di visualizzazione, realtà virtuale (RV) e realtà aumentata (RA);
- robotica avanzata e collaborativa;
- interfaccia uomo-macchina;
- manifattura additiva e stampa tridimensionale;
- internet delle cose e delle macchine;
- integrazione e sviluppo digitale dei processi aziendali;
- programmi di digital marketing, quali processi trasformativi e abilitanti per l’innovazione di tutti i processi di valorizzazione di marchi e segni distintivi (c.d. “branding”) e sviluppo commerciale verso mercati;
- programmi di open innovation.
Sono, inoltre, ammissibili al contributo le spese sostenute a titolo di compenso per le prestazioni di consulenza specialistica rese da un manager dell’innovazione qualificato al fine di indirizzarne e supportarne i processi di ammodernamento degli assetti gestionali e organizzativi, compreso l’accesso ai mercati finanziari e dei capitali, attraverso:
- l’applicazione di nuovi metodi organizzativi nelle pratiche commerciali, nelle strategie di gestione aziendale, nell’organizzazione del luogo di lavoro, a condizione che comportino un significativo processo di innovazione organizzativa dell’impresa;
- l’avvio di percorsi finalizzati alla quotazione su mercati regolamentati o non regolamentati, alla partecipazione al Programma Elite, all’apertura del capitale di rischio a investitori indipendenti specializzati nel private equity o nel venture capital, all’utilizzo dei nuovi strumenti di finanza alternativa e digitale come l’equity crowdfunding, l’invoice financing, l’emissione di minibond.
Il valore del voucher sarebbe il seguente:
- per le micro e piccole imprese, pari al 50% dei costi sostenuti ed entro il limite massimo di 40 mila euro;
- per le medie imprese, pari al 30% dei costi sostenuti ed entro il limite massimo di 25 mila euro;
- per le reti di imprese, pari al 50% dei costi sostenuti ed entro un limite massimo complessivo di 80 mila euro.
Per quanto concerne i manager dell’innovazione qualificati e le società di consulenza ammessi all’elenco del MISE, il decreto rimanda ad un ulteriore decreto del Direttore Generale per gli incentivi alle imprese, da emanarsi entro 30 giorni dalla data di pubblicazione del decreto attuativo illustrato, saranno dettagliati modalità e termini per la presentazione delle domande di iscrizione all’elenco dei manager qualificati e delle società di consulenza abilitati allo svolgimento degli incarichi manageriali oggetto del decreto stesso.
In questo contesto, Apco, l’Associazione Professionale Italiana dei Consulenti di Management, essendo iscritta nell’elenco del MISE per il rilascio dell’attestato di qualità dei servizi professionali resi dai propri soci ai sensi della legge 4/2013 ed avendo istituito una specifica comunità di pratica dedicata alla Trasformazione Digitale e all’Innovation Management, già attiva dal 2017 nell’ambito delle tematiche della digitalizzazione dei processi aziendali, mantiene all’interno del Registro di Consulenti di Management qualificati l’elenco dei degli Esperti in Trasformazione Digitale e Innovation Management secondo le prerogative del proprio statuto e del regolamento vigente sulle Comunità di Pratica Apco.
Per i Soci di Apco che ne posseggono i requisiti, si tratta di un’opportunità professionale di grande rilevanza e utilità sociale in quanto rappresenta una modalità per introdurre competenze qualificate nelle PMI italiane che, tradizionalmente, non dispongono di risorse interne specializzate nei processi di innovazione e di trasformazione tecnologica e digitale, indispensabili oggi per garantire la tenuta della filiera produttiva italiana.
Per maggiori informazioni sulle modalità per accedere all’elenco degli Esperti in Trasformazione Digitale e Innovation Management di Apco, scrivere a presidente@apcoitalia.it, mentre per maggiori informazioni sull’attuazione del decreto si dovrà attendere la sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.