Quale futuro per la consulenza

A cura di Vladimiro Barocco, Socio APCO CMC.

Quale futuro per la consulenza 

Segnalo alla vostra attenzione due contributi utili per riflettere sul business della consulenza:

  1. The future of consulting
  2. The consulting firm of the future.
In entrambi si possono leggere le previsioni che interessano anche il singolo consulente che opera come “lupo solitario” o, più realisticamente, come free lance.

La lunga crisi che ha interessato l’economia e lo sviluppo della tecnologia hanno cambiato il modo di fare consulenza:
-          le aziende esaminano con maggiore attenzione le spese di consulenza;
-          internet ha cambiato il gioco favorendo il lavoro virtuale di gruppo a costi quasi nulli grazie alla infrastruttura (Skype, Google Docs, ecc.) disponibile.

Le previsioni riguardano le società di consulenza e i singoli consulenti. Le prime decideranno una riduzione dei loro organici per essere più snelle e agili e allo stesso tempo si organizzeranno per avere, in termini calcistici, una panchina lunga di consulenti già testati in precedenza per fare fronte a picchi di lavoro o dare risposta alle richieste di particolari specializzazioni.

Le richieste delle aziende clienti riguarderanno:
-          specializzazione su temi particolari, ma anche di business perché il consulente deve capire il business dell’azienda cliente;
-          flessibilità, che dal punto di vista delle aziende clienti si può così sintetizzare:

“Una società di lavoro interinale e una di consulenza rappresentano due modelli molto diversi. Ci aspetteremmo un’unica società per fare entrambe le cose”.

Il 57% degli interpellati, 800 senior fruitori di consulenza, dichiarano di essere d’accordo con questa affermazione e il 13% è molto d’accordo.

Approfondimenti:
www.linkedin.com/pulse/future-consulting-toughts-how-industry-should-evolve-douglas-cole
http://edenmccallum.com/pdfs/Consulting_Firm_of_the_Future_2013.pdf