Socio Qualificato APCO-CMC

Il candidato che non sia già Socio Qualificato Apco, deve essere in possesso dei seguenti requisiti:

a. minimo sei anni di esperienza di lavoro, dei quali almeno tre di attività prevalente nella Consulenza di Direzione;

b. diploma di Laurea o attestazione di percorsi formativi equivalenti; nel caso di candidati non in possesso di laurea, il requisito di esperienza nella attività di Consulenza di Direzione è di almeno otto anni;

c. attestazione di partecipazione a corsi e seminari di aggiornamento e formazione professionale tenuti da APCO o da altri Enti qualificati, ed in ogni caso evidenze di un processo di continuo aggiornamento professionale ai sensi della Legge 4/2013;

d. competenza specialistica in almeno una delle aree professionali tipiche della Consulenza di Direzione (art. 3 dello Statuto);

e. competenze di general management (pianificazione, organizzazione, implementazione, coordinamento e controllo), in una visione generalista e sistemica del funzionamento dell'azienda (vedi Matrice di Valutazione);

f. conoscenza di lavoro della lingua inglese e preferibilmente di altre lingue;

g. conoscenza ed utilizzo della norme UNI  EN16114  sulla consulenza di management e successivi aggiornamenti;

h. produzione di almeno quattro evidenze oggettive di interventi professionali con esito positivo, effettuati su almeno tre clienti negli ultimi 24 mesi;
Per evidenze oggettive si intendono, di norma, le attestazioni rilasciate dai clienti in conformità del modello fornito dalla segreteria; sono accettate anche copie di contratti accettati dal cliente. In via del tutto eccezionale, la Commissione Soci potrà accettare a suo insindacabile giudizio altre forme di referenze ed evidenze. La Commissione Soci ha inoltre la insindacabile facoltà di verificare  la veridicità delle evidenze presentate dai candidati, contattando direttamente i clienti.

i. le attestazioni di cui al punto precedente, oltre che dai clienti finali, possono essere rilasciate dagli Studi o dalle Società di Consulenza per conto dei quali i candidati abbiano operato in occasione degli interventi. In questo caso,  la documentazione prodotta a supporto della richiesta di ammissione deve contenere i riferimenti dei clienti ed il relativo numero telefonico, onde permettere l’eventuale verifica discrezionale da parte della Commissione Soci. Colloquio di valutazione sia per la qualificazione di Socio Qualificato Apco che per la Qualificazione di Socio Qualificato Apco-CMC
Consiste in un colloquio strutturato per testare la conoscenza del Codice Etico e di Condotta dell’Associazione e del corpo comune di conoscenze relative alla consulenza di direzione.
È altresì richiesto che, nel corso del colloquio, il candidato presenti ed illustri un proprio intervento professionale di dimensioni/caratteristiche significative.

Il Coordinatore della Commissione (o chi da lui delegato) presenta al Consiglio Direttivo la proposta motivata di delibera relativa alla ammissione o meno del socio.

Il Consiglio Direttivo delibera in modo definitivo e non appellabile.

Partecipa da protagonista alla community dei consulenti di management, aderisci ad APCO!

Altre forme di adesione

Lo statuto APCO, oltre agli associati (Soci Qualificati APCO e Soci Qualificati APCO-CMC) prevede altre forme di partecipazione associativa.

Aderenti
Persone fisiche che, pur non possedendo i requisiti richiesti per accedere alle diverse categorie dei Soci Apco, svolgono un’attività avente connessione con la consulenza di direzione e dimostrano interesse alla professione del consulente di management.

Gli Aderenti APCO non hanno diritto di voto e non possono accedere alle cariche sociali.

L’ammissione degli Aderenti è subordinata alla verifica anche solo su base documentale dei seguenti requisiti:
  • cultura di livello universitario;
  • motivazione ed eventuali evidenze dell’interesse dimostrato nell’Associazione;
  • attività non in concorrenza od incompatibili con quelle dell’Associazione;
  • impegno ad osservare il Codice Etico e di Condotta dell’Associazione.
  • allineamento agli standard qualitativi e di qualificazione professionale che gli iscritti sono tenuti a rispettare nell’esercizio dell’attività professionale ai fini dell’iscrizione all’Associazione.
La Commissione Soci ovvero i Coordinatori di Delegazione, esprimono il proprio parere con un breve comunicato scritto. Laddove abbiano operato i Coordinatori di Delegazione, informano degli esiti la Segreteria e la Commissione Soci. Quest’ultima, attraverso il Coordinatore, potrà direttamente autorizzare l’ingresso dell’Aderente in Associazione. Altresì, se lo riterrà opportuno potrà presentare le proposte al Consiglio Direttivo per la conseguente delibera.

Emeriti CMC
Requisiti per ottenere la qualifica di Emerito CMC sono:
  • aver ottenuto il titolo di Socio Qualificato Apco-CMC per almeno 6 anni (Certificazione CMC + 1 rinnovo);
  • avere attivamente partecipato alla vita associativa;
  • avere concreto interesse a frequentare l'Associazione ed a partecipare alle sue iniziative;
  • non svolgere attività concorrenti o incompatibili con quelle dell’Associazione.

Detti requisiti saranno verificati dalla Commissione Soci nel corso di un incontro ad hoc, il cui verbale verrà inviato al Consiglio Direttivo per la decisione finale.

Gli Emeriti CMC hanno gli stessi diritti e doveri degli Aderenti.

Onorari
Possono inoltre aderire come ONORARI, personalità altamente rappresentative del mondo della consulenza in Italia. 
La qualifica di Onorario è a vita, fatta salva la facoltà dell’interessato di dimettersi. 
Il numero degli Onorari presenti nell’Associazione non può superare il massimo di dieci.
Gli Onorari non hanno diritto di voto e non possono accedere alle cariche sociali.

Sportello Utenti Servizi di Consulenza di Management

Natura e modalità di erogazione del Servizio

NATURA DEL SERVIZIO A. Informazioni su:
 - la natura e le modalità di erogazione della Consulenza di management
 - i requisiti per l’attestazione delle due tipologie di qualità professionale dei Soci Apco
 - l’accesso all’elenco Soci di Apco con i relativi profili professionali.

B. Attinenze alla qualità dei servizi professionali erogati dai soci:
 - ricevimento reclami,
 - gestione controversie,
 - servizio conciliazione
 
TEMPESTIVITA’ A. La richiesta di informazioni avrà riscontro entro 24 ore (in giorni feriali) dal suo ricevimento.
B. La tempistica è funzione della complessità e componibilità del reclamo.

In ogni caso, il ricorrente riceverà nelle 24 ore successive all’inoltro un’informativa dettagliata sulla procedura di gestione dello stesso.
 
ACCESSIBILITA' Apertura al pubblico nei giorni feriali: dal lunedì al venerdì, ore 9:00 - 11:00

Personale abilitato a ricevere il cliente: Segreteria Apco
 
 

Accesso Sportello Utenti Consulenza di Management

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La nostra politica per la formazione

Le competenze sono un asset strategico per i consulenti.

APCO è il punto di riferimento per noi consulenti nel dare valore al nostro valore attraverso la qualificazione internazionale CMC, Certified Management Consultant, e lo sviluppo delle competenze “consulenziali”: quelle che aiutano a costruire la relazione, ad esercitare la forma mentis tipica del consulente.

Lo sviluppo professionale è strettamente interconnesso con il percorso di qualificazione delle competenze (ICMCI), anche con servizi di coaching che accompagnino i consulenti nel percorso di sviluppo e di attestazione professionale.

La finalità generale è sviluppare lo scambio di conoscenze ed esperienze, la messa a fattor comune delle proprie competenze per trovare spunti e collaborazioni.

Come lo facciamo
Con un’offerta formativa che colga i diversi momenti della crescita professionale dei consulenti: gli inizi, le prime responsabilità, la maturità e diversi target (ex-manager, consulenti, consulenti interni).

I consulenti di Management per i consulenti di Management: i nostri formatori sono consulenti CMC con esperienza sia nella consulenza di management che nella formazione.

1- I format dello sviluppo professionale
I format dello sviluppo professionale Apco variano per durata, tipologia e finalità. Sono suddivisi in: fast meetings, corsi e workshop.

a) Fast meetings

“LA VOCE DELL’ESPERIENZA”
Incontri informativi di un paio d’ore con consulenti e professionisti che raccontano la propria esperienza, il proprio modo di fare/essere consulenti prendendo spunto da una pubblicazione.

“APCO TOOLS”
Incontri informativi di un paio d’ore sugli aspetti legati all’operatività del consulente, con l’obiettivo di fornire strumenti per aumentare la produttività e l’efficacia dei consulenti.

“INCONTRI CON IL PROGETTO”
Occasioni di scambio di know-how e networking, durante i quali un consulente presenta e condivide con i colleghi un progetto rilevante. L’organizzazione è su base territoriale.

b) Corsi

Corso “Professione management consultant”
Obiettivo del corso di tre giornate è far comprendere le caratteristiche della professione, conoscere il processo di consulenza, le competenze e i valori etici, acquisire gli strumenti operativi per gestire le principali fasi del processo di consulenza e i riferimenti degli standard professionali per avviarsi alla qualificazione CMC.

C) Workshop
I workshop, della durata di una o due giornate, sono focalizzati sullo sviluppo delle competenze trasversali del consulente di management.

Per citarne solo alcuni esempi:
- “Cambiare occhi” sulle competenze sistemico-strategiche;
- “la consulenza di management in 5 mosse” sulle competenze metodologico-realizzative;
- “le relazioni non pericolose” sulle competenze relazionali.

2 - La formazione in partnership con altre istituzioni
Apco, per offrire il meglio in termini di apprendimento e sviluppo professionale ai propri soci e a chi voglia intraprendere o già eserciti la professione di consulente di management ha stretto delle partnership con Università e Business School di rilievo internazionale.

In particolare segnaliamo:
- la convenzione con la Graduate School of Business di Grenoble per i corsi di "Business  Consulting"
- la convenzione con Shenker prevede sconti interessanti per i soci APCO e i loro familiari sui corsi d'inglese e workshop.

Trovate i dettagli sulle convenzioni e gli sconti per i soci APCO nell'area riservata ai soci.

3 - La valorizzazione dell’offerta dei Soci
APCO crede nel valore dei propri soci e promuove le loro iniziative formative tramite una politica di diffusione mirata.

4 - La formazione su misura
 
APCO progetta ed eroga corsi in-house sulla professione del consulente di management e sulle competenze ad essa relative, personalizzati sulle specifiche esigenze e aspettative della committenza.


Consulta il calendario Eventi e Corsi APCO qui

Regolamento Delegazioni territoriali

Regolamento per l'istituzione e il funzionamento delle Delegazioni Territoriali

Sommario

Art. 1 - Istituzione di Delegazioni ...............................................................................................................2
Art. 2 - Scopi della Delegazione .................................................................................................................2
Art. 3 - Coordinatore Delegazioni Territoriali..............................................................................................2
Art. 4 - Organizzazione territoriale.............................................................................................................3
    4.1 - Assemblea di Delegazione.............................................................................................................3
    4.2 - Consiglio di Delegazione................................................................................................................4
    4.3 - Coordinatore di Delegazione..........................................................................................................4
Art. 5 - Risorse della Delegazione..............................................................................................................5
Art. 6 - Modifica, scioglimento della Delegazione......................................................................................5


 Art. 1 - Istituzione di Delegazioni
Secondo quanto previsto dall’art. 1 dello Statuto, APCO può organizzarsi territorialmente in Delegazioni. La Delegazione è costituita, modificata, soppressa su delibera del Consiglio Direttivo, a norma dell’art. 7 lett. h. dello Statuto.

Fanno parte della Delegazione:
a) gli Associati APCO in qualità di Soci Qualificati APCO, Soci Qualificati APCO - CMC, Emeriti CMC;
b) gli Onorari;
c) gli Aderenti.

Il Consiglio Direttivo istituisce la Delegazione sia su iniziativa autonoma, sia su richiesta degli Associati APCO residenti sul territorio di competenza.

Il Consiglio Direttivo nella delibera di costituzione della Delegazione:
  1. definisce l’ambito territoriale di pertinenza;
  2. attribuisce la denominazione all’organizzazione territoriale completando con l’ambito territoriale di pertinenza la dizione “APCO Delegazione ……..….”;
  3. nomina il Coordinatore di Delegazione tra i Soci Qualificati APCO o Soci Qualificati APCO - CMC residenti sul territorio di pertinenza;
  4. delega il Coordinatore delle Delegazioni Territoriali di cui al successivo art. 3, o in mancanza, un membro del Consiglio a seguirne l’avvio.

Art. 2 - Scopi della Delegazione
La Delegazione ha la funzione di coadiuvare il Consiglio Direttivo nel perseguire gli scopi sociali definiti all’art. 2 dello Statuto.

A tal fine la Delegazione, nel proprio territorio di competenza:

  1. promuove la diffusione della notorietà di APCO;
  2. incentiva lo sviluppo della base associativa;
  3. anima la community professionale locale;
  4. presidia la conoscenza del mercato locale del management consulting;
  5. supporta la Commissione Soci nell’attività di accreditamento;
  6. sottopone alla Commissione Formazione argomenti e progetti formativi;
  7. pone in essere iniziative e attività nell’ambito delle direttive del Consiglio Direttivo.

Art. 3 - Coordinatore Delegazioni Territoriali
Il Consiglio Direttivo può delegare a un proprio membro il coordinamento delle delegazioni per assicurare un continuo collegamento con gli organi territoriali.

I compiti affidati al Coordinatore Delegazioni Territoriali sono:
  1. l’assistenza nella fase di istituzione e/o trasformazione delle Delegazioni;
  2. il supporto generale alla struttura territoriale, con particolare riferimento al Coordinatore di Delegazione;
  3. il supporto alla Commissione Soci nell’attività di accreditamento;
  4. lo stimolo all’interscambio Consiglio Direttivo – Delegazioni Territoriali e tra le Delegazioni;
  5. il collegamento fra attività associative centrali e locali;
  6. l’assunzione del ruolo di ispiratore/facilitatore delle attività locali;
  7. la gestione di un rapporto sistematico con i Coordinatori di Delegazione (logica community).

Art. 4 - Organizzazione territoriale
A norma dell’art. 5 dello Statuto sono organi della Delegazione:
  1. l’Assemblea di Delegazione;
  2. il Consiglio di Delegazione;
  3. il Coordinatore di Delegazione.


4.1 - Assemblea di Delegazione
L’Assemblea di Delegazione è costituita da tutti gli Associati APCO, di cui al precedente art. 1 lettera a), residenti sul territorio di competenza della Delegazione, in regola con il versamento dei contributi associativi, a cui spetta in esclusiva il diritto di voto.

Si riunisce almeno una volta all’anno per il rendiconto dell’attività svolta e la pianificazione dell’attività successiva.

L’Assemblea di Delegazione è competente per: 
 - la definizione degli obiettivi di Delegazione;
 - l’istituzione del Consiglio di Delegazione;
 - l’elezione dei componenti del Consiglio di Delegazione.

L’Assemblea di Delegazione è convocata dal Coordinatore di Delegazione, ma può essere richiesta:
  1. dal Coordinatore Delegazioni Territoriali o in mancanza dal Consiglio Direttivo dell’Associazione;
  2. dalla maggioranza del Consiglio di Delegazione, ove esista;
  3. da un numero di Associati APCO, di cui al precedente art. 1 lettera a), almeno pari alla metà degli appartenenti alla Delegazione.

L’Assemblea di Delegazione è presieduta dal Coordinatore di Delegazione o in sua assenza/impedimento da un Associato da questi delegato.
A ogni riunione un segretario nominato dal presidente dell’Assemblea di Delegazione redige un verbale, che firma insieme al presidente dell’Assemblea. Copia del verbale è inviato a cura del Presidente dell’Assemblea di Delegazione al Coordinatore Delegazioni Territoriali, ove esista o, in mancanza, al Consiglio Direttivo.

Partecipano ai lavori dell’Assemblea di Delegazione senza diritto di voto: gli Aderenti, gli Onorari. 
Con il consenso del Coordinatore di Delegazione possono, inoltre, intervenire anche non associati interessati all’attività associativa in qualità di uditori.
Ogni Associato APCO, presente di persona all’Assemblea di Delegazione, può rappresentare con delega scritta non più di due altri Associati aventi diritto di voto.
La delega scritta può anche essere inviata per posta elettronica al Coordinatore di Delegazione.

Per la validità dell’Assemblea di Delegazione non sono previsti quorum.

Le decisioni richiedono la maggioranza semplice dei partecipanti all’Assemblea con diritto di voto.

A maggioranza qualificata di due terzi dei partecipanti con diritto di voto l’Assemblea di Delegazione può chiedere al Consiglio Direttivo la sostituzione del Coordinatore di Delegazione per fondati motivi.

Per quanto non previsto dal presente Regolamento valgono le norme dell’Assemblea Nazionale dell’Associazione, in quanto applicabili.

4.2 - Consiglio di Delegazione
Il Consiglio di Delegazione è istituito dall’Assemblea di Delegazione nelle Delegazioni con almeno venti tra Associati, Onorari e Aderenti.

In caso di Delegazioni meno numerose la sua istituzione è una facoltà dell’Assemblea di Delegazione.

Il Consiglio di Delegazione è un organo di supporto al Coordinatore di Delegazione espressione degli ambiti territoriali di pertinenza della Delegazione.

Il numero di componenti del Consiglio di Delegazione è libero e può essere modificato nel tempo.
Il Consiglio di Delegazione è composto da Associati APCO, residenti nel territorio di competenza, e può essere modificato nel tempo in funzione degli obiettivi strategici e di gestione operativa della Delegazione.

I componenti del Consiglio di Delegazione:
     a. supportano il Coordinatore di Delegazione nell’assunzione delle decisioni proprie della sua funzione;
     b. coadiuvano operativamente il Coordinatore di Delegazione nella realizzazione di attività e di iniziative locali.

Il Consiglio di Delegazione è convocato e presieduto dal Coordinatore di Delegazione per:
    - un adeguato reporting sulla gestione degli incarichi affidati ai Consiglieri;
    - predisporre documentazione da sottoporre all’Assemblea di Delegazione;
    - valutare le ricadute di decisioni prese dal Consiglio Direttivo;
    - ricevere suggerimenti e proposte;
    - avviare nuove iniziative;
    - ogni altro argomento di competenza della Delegazione.

Il Coordinatore di Delegazione redige un sintetico verbale delle riunioni del Consiglio a uso interno del Consiglio stesso e della Delegazione.

4.3 - Coordinatore di Delegazione
Il Coordinatore di Delegazione è nominato dal Consiglio Direttivo tra i Soci Qualificati APCO e Soci Qualificati APCO - CMC della Delegazione.

E’ responsabile dell’attività della Delegazione, realizzata in base a un programma annuale inviato per l’approvazione all’inizio dell’anno al Consiglio Direttivo per mezzo del Coordinatore Delegazioni Territoriali o, in mancanza, al Consiglio Direttivo stesso.
Ove nasca l’esigenza, può chiedere l’approvazione di variazioni/integrazioni del programma annuale per attività di interesse per i membri della Delegazione.

Il Coordinatore di Delegazione:
     a. convoca e presiede l'Assemblea di Delegazione e il Consiglio di Delegazione, ove istituito;
     b. applica le decisioni dell'Assemblea di Delegazione;
     c. gestisce il budget della Delegazione in accordo con il Tesoriere;
     d. cura i rapporti con il Coordinatore Delegazioni Territoriali e, in collaborazione con il medesimo, con il Consiglio Direttivo e il Presidente;
     e. è responsabile dell'attività di collaborazione con la Commissione Soci;
     f. cura i rapporti istituzionali a livello locale per conto dell'Associazione d'intesa con il Presidente di APCO.

Art. 5 - Risorse della Delegazione
La gestione economico-finanziaria della Delegazione è attuata nel rispetto delle politiche dal Consiglio Direttivo e con la supervisione di regolarità amministrativo-contabile del Tesoriere.

Il Coordinatore di Delegazione propone al Consiglio Direttivo l’approvazione di un budget a sostegno delle iniziative programmate sul territorio, è responsabile dell’impiego delle risorse, predispone un rendiconto finale in accordo con il Tesoriere.

Le risorse aggiuntive, eventualmente generate da iniziative territoriali, sono registrate nel sistema contabile associativo, ma rimangono integralmente a disposizione della Delegazione di competenza fino alla prima assemblea elettiva nazionale.

 Art. 6 - Modifica, scioglimento della Delegazione
Il Consiglio Direttivo può deliberare la modifica di aspetti riconducibile all’organizzazione territoriale della Delegazione (competenza territoriale, denominazione,…) qualora ne ravvisi la necessità.

Il Consiglio Direttivo può sciogliere la Delegazione su iniziativa autonoma o su richiesta:
     a. del Coordinatore della Delegazione;
     b. dell'Assemblea di Delegazione;
     c. del Coordinatore Delegazioni Territoriali.

Sono motivi di scioglimento della Delegazione:
       - gravi irregolarità gestionali;
       - violazione di norme statutarie;
       - gravi motivi che rendano inopportuna e superflua l’attività della Delegazione;
       - impossibilità a perseguire gli scopi sociali;
       - gravi violazioni delle decisioni e contrapposizione con gli organi centrali dell’associazione;
       - mancanza di un numero minimo di Associati APCO nella Delegazione per assicurarne la funzionalità;
       - inattività.

(Approvato con deliberazione del Consiglio Direttivo APCO del 8 aprile 2019)